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In lista Unesco sette monasteri buddisti delle montagne sudcoreane

In lista Unesco sette monasteri buddisti delle montagne sudcoreane

Unico esempio di meticciato tra buddismo e fedi locali. Risalgono a VIII secolo. Ospitano i visitatori

23 luglio 2018, 17:36

Redazione ANSA

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Monasteri buddhisti in Corea del Sud - RIPRODUZIONE RISERVATA

Monasteri buddhisti in Corea del Sud - RIPRODUZIONE RISERVATA
Monasteri buddhisti in Corea del Sud - RIPRODUZIONE RISERVATA

MAGOKSA (COREA DEL SUD) - Sette monasteri buddisti, appollaiati tra le vette delle montagne in Corea del Sud, sono stati riconosciuti in questi giorni dall’Unesco come patrimonio universale dell’Umanità. Sansa, così si chiama nella lingua locale l’itinerario dei templi di montagna, si concentra nella catena montuosa meridionale del Paese. L’Unesco ha concesso ai siti sacri il massimo riconoscimento in quanto – si legge nella pagina web ufficiale dell’Agenzia delle Nazioni Unite - i sette monasteri vantano caratteristiche architettoniche che sono uniche del buddhismo coreano: il madang, o cortile all’aperto, circondato da quattro edifici, la sala del Budda, la sala della lettura, la struttura del dormitorio e di alcuni padiglioni.

I monasteri furono fondati tra il settimo e nono secolo e sono decritti dall’Unesco come “luoghi sacri, che sono sopravvissuti come centri per vivere la fede e per la pratica religiosa quotidiana fino ad oggi”. I templi di montagna sud-coreani hanno una particolarità che li differenzia da quelli di tutti gli altri paesi: una perfetta integrazione tra il buddismo e le religioni indigene locali. Così, quando il confucianesimo divenne la scuola di pensiero dominante nella penisola coreana, gli unici monasteri buddisti a rimanere aperti furono i sette della montagna. In dettaglio i loro nomi sono: Tongdosa, Buseoksa, Bongjeongsa, Beopjusa, Magoksa, Seonamsa e Daeheungsa. Offrono anche ai viaggiatori l’esperienza unica in Corea di trascorrere un paio di giorni in un tempio, condividendo la quotidiana vita buddista con la comunità locale. In particolare, i monasteri di Beopjusa and Magoksa fanno parte di un programma di ospitalità offerto dal sito sudcoreano Templestay.

I monasteri delle montagne fanno parte di una pattuglia di diversi luoghi al mondo inseriti di recente dall’Unesco nel patrimonio dell’Umanità. Tra vi è anche una foresta pluviale in Colombia, la architettura gotica de Decò di Mumbay in India e una regione vulcanica della Francia.

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