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A Belgrado dinamismo e colore di Daniel Schinasi

A Belgrado dinamismo e colore di Daniel Schinasi

Retrospettiva fondatore del Neofuturismo a Istituto di cultura

BELGRADO, 15 novembre 2017, 15:50

Redazione ANSA

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Daniel Schinasi, omaggio a Italo Zilioli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Daniel Schinasi, omaggio a Italo Zilioli - RIPRODUZIONE RISERVATA
Daniel Schinasi, omaggio a Italo Zilioli - RIPRODUZIONE RISERVATA

BELGRADO - 'Dinamica del Neofuturismo' è il titolo di una retrospettiva dell'artista Daniel Schinasi inaugurata ieri sera all'Istituto Italiano di Cultura di Belgrado. La mostra, curata da Sarah Schinasi - figlia dell'artista fondatore del Neofuturismo, che era presente all'inaugurazione - si compone di una trentina di opere rappresentative dello stile del Neofuturismo e dedicate prevalentemente alla musica e allo sport, in cui i protagonisti assoluti sono il movimento e la dinamica che si traducono con il colore e la forma. 'Balletto', 'Il Jazz', 'Ciclisti', 'La Tennista', 'Motociclismo', 'Equitazione', 'Salto in alto' sono alcune delle splendide opere di dinamismo e colore esposte a Belgrado, dove la rassegna dedicata a Schinasi resterà aperta al pubblico fino al 15 gennaio. Con l'ambasciatore d'Italia in Serbia Giuseppe Manzo e il direttore dell'Istituto italiano di cultura Davide Scalmani, all'inaugurazione della mostra erano presenti numerosi esponenti del mondo artistico e culturale belgradese.

    Riprendendo i risultati estetici di Umberto Boccioni e Gino Severini, Schinasi elabora una nuova etica della pittura futurista volta al recupero dei valori umanistici che hanno caratterizzato la storia dell'arte italiana. Protagonista insieme a Carlo Carrà e Giorgio De Chirico del rinnovamento dell'arte italiana in chiave europea, lavora anche a Parigi a fianco dei massimi protagonisti dell'arte contemporanea. Pittore di grande forza narrativa, oltre alle numerose esposizioni personali internazionali, si dedica alla composizione di grandi murales e opere di arte pubblica in cui dà rappresentazione ai valori umanistici del Neofuturismo.
    Daniel Schinasi, fondatore del Neofuturismo, è nato ad Alessandria d'Egitto nel 1933 da famiglia sefardita d'origine ispano-livornese. Nel 1953 la sua formazione artistica inizia con i corsi serali di disegno presso l'Accademia Silvio Bicchi.
    Nel 1956 lascia l'Egitto per l'Italia e si installa ad Antignano - Livorno. In Toscana conosce le opere dei maestri del Rinascimento e in seguito a Parigi quelle degli Impressionisti e delle avanguardie del XX secolo. Nel 1963 le prime opere neofuturiste sono esposte presso la Galleria Gussoni di Milano, dove conosce Carlo Carrà e Giorgio De Chirico. Nel 1969 a Parigi, presso la Galerie Duncan, in occasione della sua personale in omaggio a Boccioni e Severini, viene redatto il Manifesto del Neofuturismo diffuso a Milano nel 1970. Nel 1978 a Parigi conosce Sonia Delaunay che intrattiene con lui conversazioni sui protagonisti del Cubismo e del Futurismo.
    Inizia da quel periodo la grande pittura dei murali e dei pannelli negli atrii delle stazioni ferroviarie di Cecina, Pisa, Nizza e Grosseto, nell'Ippodromo di San Rossore, nelle università, negli ospedali, nei teatri d'opera (Israeli Opera di Tel Aviv). A Graz (Austria), sul muro esterno della prigione di stato e alla Streuli Pharmaceutica di Uznach (Svizzera). Dal 1955 presenta mostre personali ed antologiche nelle capitali europee, negli Stati Uniti ed in Israele. Negli anni '70 nasce l'amicizia con lo storico dell'arte Vincenzo Marotta che lo affiancherà e lo spronerà nello sviluppo della sua ricerca sul Neofuturismo e quella con lo scrittore Guido Lopez di Milano. Le pitture di Daniel Schinasi sono presenti in musei, pinacoteche e collezioni private. L'Italia, la Svizzera e la Francia, dove ha vissuto una buona parte della sua vita artistica, l'hanno visto protagonista impegnato a difendere l'arte figurativa. Vive e lavora a Nizza.
   

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