Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sub a caccia porto romano foce Rodano

Sub a caccia porto romano foce Rodano

Al via ricerche equipe Museo Arles Antica

MARSIGLIA, 23 maggio 2017, 13:09

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

 ARLES  - Gli archeologi del Museo dipartimentale dell'Arles Antica domani (15/5) inizieranno gli scavi subacquei sull'antico porto romano alla foce del Rodano.
    Lo annuncia il responsabile delle Relazioni con il pubblico del museo Fabrice Denise durante una visita guidata alla struttura per i media italiani organizzata da Dipartimento Bocche del Rodano, Camera di Commercio Italiana a Marsiglia, insieme agli Uffici del Turismo di Arles e Marsiglia. Arles era una città romana fondata da Giulio Cesare nel 46 avanti Cristo.
    All'epoca la colonia era il porto fluviale e lo scalo mediterraneo della Provenza. "Inizieremo le ricerche a 30 chilometri a sud di Arles, in una zona poco profonda: due-tre metri, - spiega Denise - con l'obiettivo di comprendere le infrastrutture portuali romane e verificare la presenza di relitti". Il museo dipartimentale più visitato di Francia (200.000 visitatori all'anno) è l'unico al mondo dove i visitatori possono ammirare una chiatta fluviale romana ancora integra lunga 31 metri.
    Sono 2.000 gli oggetti in mostra, risalenti dalla fondazione di Arles all'epoca di Giulio Cesare fino all'inizio del Medioevo, 20.000 quelli a magazzino, ma la peculiarità della struttura è che le ricerche archeologiche continuano a pochi metri dagli spazi espositivi. Oltre al celebre busto attribuito a Giulio Cesare riemerso nel 2007, recentemente è stata trovata un'intera camera da letto di una domus romana con le mura dipinte e i mosaici del pavimento ancora integri. "Sarà ricostruita ed esposta al pubblico da giugno, - annuncia la restauratrice Marion Rapilliard - raffigura pitture contemporanee a Giulio Cesare in stile pompeiano che, esclusa Pompei, non sono state ritrovate altrove". "La scoperta è rivoluzionaria dal punto di vista cronologico e dimostra la ricchezza delle elite dell'epoca, - commenta Denise - i visitatori del museo potranno 'entrare' nella stanza della villa e ammirare le pitture, tra cui una che raffigura una suonatrice d'arpa". La prossima mostra temporanea del museo di Arles dal primo luglio sarà dedicata al tema del 'lusso' nell'antichità.
    La struttura recentemente ha firmato un protocollo di collaborazione con i Musei del Vaticano.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza