(ANSA) - VERONA - ''In Liguria in due giorni è caduta la pioggia di un anno. Qualsiasi territorio sarebbe devastato ma è vero che non possiamo più fare opere idrauliche perché ci sono troppo competenze e la burocrazia rallenta tutto. Inoltre nei fiumi si pensa spesso a tutelare i nidi di specie rare e non a salvare le vite umane. Creiamo stagni ad hoc per gli esemplari a rischio estinzione e diamo priorità alla gestione efficace dei bacini idrici''. A chiederlo, a margine dei lavori di wine2wine alla Fiera di Verona, è mister Barolo, il presidente dell'Unione Italiana Vini (Uiv) Ernesto Abbona secondo il quale però ''è impensabile che ci siano ancora i detriti del Ponte Morandi sul Polcevera esondato''.
''In Italia - ha osservato l'imprenditore piemontese - se non c'è un Commissario per ogni opera non si fa niente. La gestione del territorio va resa più semplice. Ciò non significa deregulation, ma avere un ente che risponda alle istanze dei cittadini entro una settimana, e non dopo un anno. Nella vigna ci sono canali di scolo, se voglio intubare anche solo dieci metri per impedire un ampliamento del fossato e il rischio di crollo di vigneti in pendenza non se ne esce vivi dall'iter burocratico tra decine di strutture competenti, a partire dalla Provincia di zona''. (ANSA)