"Il Giappone è da tempo uno dei mercati strategici più interessanti per il nostro territorio - ha detto il direttore del Consorzio tutela vini Valpolicella, Olga Bussinello - e lo è ancora di più oggi, con un accordo bilaterale destinato a incrementare le nostre quote di mercato nel Paese culturalmente più maturo in campo enoico dell'Asia Orientale. I primi effetti, secondo quanto rilevato, indicano il sorpasso dell'Italia sul Cile, che perde quasi il 25% delle proprie vendite, e un aumento dei vini fermi imbottigliati made in Italy del 7%, a fronte di una domanda complessiva sul segmento a -4%. Segnali positivi questi - ha concluso Bussinello - che fanno ben sperare in un ulteriore salto di qualità dei rossi Dop del Veneto, per il 70% rappresentati dalla Valpolicella, che hanno chiuso il 2018 a +14,5%". L'Italia è ora il secondo fornitore di vino in Giappone dietro alla Francia, che anche grazie allo Champagne domina il trimestre con un +12,3%.
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