"Il vino - ha detto la presidente - significa molte cose insieme: è produzione, è business, è export, ma è anche un vettore per l'attrazione turistica della nostra regione".
Marini ha sottolineato come negli ultimi anni le cantine umbre "siano molto cresciute in termini di qualità e abbiano dato vita a delle produzione sostenibili, sotto il profilo ambientale e in linea con il territorio". "Hanno saputo riscoprire vitigni - ha aggiunto - grazie anche alla collaborazione con il Parco tecnologico agroalimentare".
Al Vinitaly ci sono "anche altri grandi prodotti della gastronomia" regionale ha detto ancora la presidente. "Sono - ha proseguito . il prosciutto Igp di Norcia e il pesce del lago Trasimeno".
"Promuovendo il vino - ha detto ancora Marini - si promuovono anche gli altri prodotti e questo significa aiutare le aziende del nostro tessuto produttivo".
Nel padiglione Umbria sono presenti 54 cantine umbre, che salgono a 67 se si sommano le altre che hanno deciso di esporre al Vinitaly con propri stand. "Sono grandi marchi del vino della nostra regione - ha evidenziato la presidente - che ci piacerebbe vedere presenti anche all'interno dello spazio Umbria, ma a tutti, dagli imprenditori più giovani, a quelli più affermati, passando per i consorzi e le cooperative, voglio dire grazie, perché è grazie al loro lavoro che l'Umbria oggi può collocarsi con i quasi grandi del vino nazionale e non solo".
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