La buona performance del vino marchigiano è sostenuta dai mercati extraeuropei che hanno aumentato la domanda di oltre il 20%. A trainare l'export, gli acquisti dagli Usa (+40% sul 2017) che rappresentano da soli circa 1/3 delle vendite fuori dall'Ue.
Soffiano alla Svezia il podio dei top importer. Ottimi i risultati in Cina (+5%), Svizzera (+172%), Russia (+32%) e Australia (+57%). In contrazione altri mercati storici del vecchio continente (Germania e Regno Unito).
Al ProWein le Marche si presenteranno unite con una collettiva di 35 produttori che riunisce le aziende dei due consorzi regionali (Imt e Consorzio vini piceni) e rappresenta tutte le 20 Doc marchigiane; si aggiungono altre 23 imprese socie Imt che parteciperanno con stand propri. A Duesseldorf sono in programma degustazioni e incontri b2b per un evento che attende oltre 60mila operatori e 7mila espositori da tutto il mondo. Sarà l'occasione, osserva Mazzoni, per "riscontrare gli effetti della promozione attuata (Ocm e Psr) in rapporto alla crescita del nostro vino nel mondo attraverso uno studio affidato a Nomisma Wine Monitor".
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