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Al via campagna '1918/2018 Vendemmia di pace'

Bottiglie del Consorzio Doc-Fvg indosseranno collarino "Mai Più"

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA - I vini del Friuli Venezia Giulia dell'ultima vendemmia saranno gli ambasciatori della campagna "mai più" guerra del Consorzio delle Doc-Fvg. L'organismo di tutela, a 100 anni dalla fine del primo conflitto mondiale, ha dato vita all'iniziativa "1918/2018 Vendemmia di pace" per celebrare- spiega una nota- l'anniversario e ricordare il valore del vino come elemento di pace e socializzazione nel territorio. Operativamente, per il periodo dell'attività di sensibilizzazione, i vini saranno i protagonisti di una speciale capsule collection, che richiamerà il claim "Mai più" (in diverse lingue) e "indosseranno" un simbolico collarino.

Il progetto, presentato a Roma, nel corso di una degustazione abbinata ai prodotti tipici, è stato affiancato da una mostra fotografica di immagini storiche dedicate al mondo vitivinicolo dell'epoca e dalla lettura di alcuni brani tratti dai diari di guerra dei soldati al fronte che consigliavano le mogli sulle pratiche agricole da portare avanti in loro assenza e nelle quali viene in risalto il ruolo del vino come fattore socializzante, di "legressa" (allegrezza) e di momentaneo ritorno alla normalità. "Con questa iniziativa - spiega il presidente del Consorzio delle Doc-Fvg Adriano Gigante - puntiamo a valorizzare le nostre denominazioni e, in questo caso, anche il loro alto valore simbolico". "Il nostro territorio di produzione, un secolo fa doloroso scenario di guerra, custodisce infatti- aggiunge il presidente- la memoria di un passato difficile ma anche il ricordo di una vita rurale importante, che oggi è in grado di esprimersi attraverso grandi eccellenze enologiche, che continueremo a promuovere sia in Italia che all'estero con diverse iniziative quest'anno legate al centenario della fine del primo conflitto mondiale". Il Consorzio delle Doc-Fvg riunisce al suo interno i Consorzi Friuli Annia, Friuli Aquileia, Friuli Colli Orientali e Ramandolo, Friuli Grave, Friuli Isonzo e Friuli Latisana per un totale di circa 26mila ettari vitati e una produzione di oltre 1,6 milioni di ettolitri.(ANSA).

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