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Mastroberardino, primato dei volumi vino è vittoria di Pirro

Istituto Grandi Marchi, lavoriamo sempre più per crescita valore

Redazione ANSA ROMA

ROMA - "Non ci interessa il primato dei volumi di produzione del vino, se non attraverso la catena del valore. Un record che rischia di essere una vittoria di Pirro, effimera, perché i volumi senza il valore portano allo sgretolamento della filiera, per mancanza di capacità di remunerare gli investimenti effettuati. Per questo stiamo lavorando sempre più per la crescita del valore e della reputazione del vino made in Italy". Lo ha detto Piero Mastroberardino, presidente dell'Istituto Grandi Marchi, la compagine che raccoglie 19 note aziende vitivinicole, unite dall'idea di family business e territorialità.

"Non stiamo negando l'importanza dei volumi nella produzione e nell'export - ha precisato Mastroberardino - perché la filiera del vino è importante anche socialmente, ma il tema dei volumi va sviluppato, e con comportamenti strategici, e non con la logica mordi e fuggi. Gli 'svuota-cantine' sono lontanissimi dalla nostra filosofia".

"La crescita del valore è la via maestra del vino italiano - ha concluso il produttore campano - e l'indagine condotta da Nomisma Wine Monitor su 2.400 consumatori di vino negli Usa e in particolare dei quattro Stati federali maggiori importatori di vino italiano (New York, Florida, New Jersey, California) mostra un'evidente tendenza al consumo di vini di "alta qualità".

Laddove il posizionamento dell'Italia è tra i più alti tra i vini di importazione".

Aderiscono all'Istituto Grandi Marchi: Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi Greppo, Cà del Bosco, Michele Chiarlo, CarpenèMalvolti, Donnafugata, Ambrogio and Giovanni Folonari, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca D'Almerita, Tenuta San Guido and Umani Ronchi. (ANSA).

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