Alle celebrazioni dei 50 anni del Consorzio del Brunello di Montalcino, il 28 ed il 29 aprile, Carpineto partecipa celebrando anche altri traguardi aziendali: una tenuta acquisita nella "capitale del vino" toscana e ora finalmente "a regime", 50 anni di attività, e 30 anni come prima cantina a produrre bollicine in Chianti Classico.
"Quest'anno, a quasi due anni dall'acquisizione della proprietà di Montalcino, in località Rogarelli, e dopo aver messo a regime tutte le diverse fasi di produzione secondo il codice Carpineto di sostenibilità agricola a protezione della biodiversità, abbiamo definitivamente messo radici profonde nei territori storici toscani completando quel progetto iniziale dei padri fondatori, profondamente amanti del Sangiovese e delle sue varie declinazioni: Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino, cercando i terreni più vocati all'interno delle tre denominazioni toscane", sottolineano, in una nota, Antonio Michael Zaccheo, giovane generazione della Carpineto con Caterina Sacchet enologa, figlia di Giancarlo Sacchet, socio fondatore insieme ad Antonio Mario Zaccheo.
"E' perciò con grande gioia - continuano - che parteciperemo alla "due giorni" di festeggiamenti per i 50 anni del Brunello di Montalcino che peraltro coincide anche con i 50 anni della Carpineto. Occasioni per brindare con lo Spumante Farnito Brut che produciamo da oltre 30 anni".
L'Appodiato di Montalcino, a 500 mt sul livello del mare, annovera antichi casali in pietra circondati da querce secolari e tutto intorno 53 ettari di terreno di cui 10 di vigneto piantati a sangiovese grosso allevato con metodo Gouyot.