VERONA - Meno tastevin (il simbolo della degustazione del vino)
e più web nel servizio formativo e informativo assicurato dai
sommelier che fanno parte dell'Ais, l'Associazione Italiana
Sommelier. Per il 50/mo Vinitaly ha messo in campo circa 5mila
sommelier al fianco dei produttori ed espositori alla fiera di
Verona che si chiude oggi.
"L'associazione fondata da uno sparuto manipolo di
appassionati sognatori nel 1965, quando sono nate le Giornate
del Vino in una sorta di parallelismo con Vinitaly - dice il
presidente Ais Antonello Maietta - è soddisfatta del Vinitaly
2016. Dietro un apparente calo delle visite del pubblico
generalista, c'è stato un sensibile incremento di professionisti
del comparto. E si sono visti parecchi buyer". Con i suoi 35
mila sommelier associati, dall'inconfondibile elegante divisa di
color nero, l'Ais nazionale è la più grande associazione
rappresentativa di settore nel mondo. Al Vinitaly, ha aggiunto
Maietta, "oltre alla presenza nutrita e massiccia dei sommelier
negli stand, assicuriamo agli operatori ed enoappassionati una
puntuale fotografia dei vini più rappresentativi del Vigneto
Italia attraverso il progetto Vitae, che comprende la nuova
rivista, la Guida ai vini italiani, circa 20mila quelli
selezionati, e l'App collegata, in un passaggio al web sentito e
doveroso. Una App nativa, cioè realizzata su misura per il mondo
del vino e con un software estremamente leggero che funziona
anche in locale, aggiornandosi cioè in automatico quando
incontra una rete web ma funzionante online anche nelle cantine
e nei vigneti più remoti, con geolocalizzazione dei produttori.
Non a caso - ha sottolineato con soddisfazione Maietta - è
balzata immediatamente al top delle vendite negli store del
digitale.
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