La passione per le tipicità alimentari non
riguarda solo Brigitte Macron e le first lady che, in occasione
del vertice G7 di Biarritz, oggi visitano Espelette, paesino
basco celebre per il suo peperoncino. Anche il 42% degli
italiani, secondo una indagine Coldiretti/Ixè, sta rientrando in
città con prodotti alimentari tipici come souvenir del luogo
delle vacanze. "Quest'anno appena il 19% degli italiani torna a
mani vuote dalle ferie, ma le difficoltà economiche ed una
maggiore attenzione all'alimentazione spingono - sottolinea la
Coldiretti -verso spese utili, con i prodotti tipici che vincono
su tutte le altre scelte. Al secondo posto tra i souvenir -
continua la Coldiretti - si classificano prodotti artigianali e
a seguire gadget, portachiavi, magliette".
Tra le specialità più acquistate - continua la Coldiretti -
vince il vino, davanti a formaggi, salumi e olio extravergine
d'oliva, ma va forte anche il "ricordo virtuale" con quasi un
vacanziere su due (49%) che scatta food selfie per immortalare i
cibi che ha mangiato al ristorante o preparato in cucina. "La
ricerca dei prodotti tipici è diventato un ingrediente
irrinunciabile - sottolinea Coldiretti - delle vacanze in un
Paese come l'Italia che è leader mondiale del turismo
enogastronomico potendo contare sull'agricoltura più green
d'Europa con 5155 Bandiere del gusto censite dalla Coldiretti,
297 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415
vini Doc/Docg, la leadership nel biologico con oltre 60mila
aziende agricole biologiche, la decisione di non coltivare
organismi geneticamente modificati (Ogm), 23mila agriturismo che
conservano da generazioni i segreti della cucina contadina,
10mila agricoltori in vendita diretta impegnati a custodire la
biodiversità con i sigilli di Campagna Amica anche per salvare i
prodotti a rischio di estinzione".
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