Nuovo record per il Grana Padano che
nel 2017 ha fatto registrare una produzione di 4.942.054 forme,
il 2,4% in più rispetto all'anno precedente. Un anno da
ricordare anche per le esportazioni in crescita del 2,1%, con
1.799.227 forme vendute in ogni parte del mondo. Un trend
destinato a migliorare ulteriormente, visto che nel primo
trimestre 2018 si è registrato un incremento nei consumi
nazionali ed esteri di circa 180 mila forme, il 16% in più
rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E' quanto è
emerso oggi dall'Assemblea Generale dei produttori di Grana
Padano che si è svolta al centro congressi di Verona Fiere.
"Sono risultati che ci gratificano, confermando Grana Padano il prodotto Dop più consumato al mondo", ha detto il presidente del Consorzio Tutela Grana Padano Nicola Cesare Baldrighi, nel precisare che il mercato più importante, in termini di consumi, si conferma la Germania con 455.878 forme esportate, seguito dalla Francia (207.276) e, oltre oceano, dal Nord America con 194.333 tra Stati Uniti (145.177) e Canada.
Numeri positivi dove però occorre fare i conti con marchi di fantasia che cercano di affermarsi approfittando di lacune normative e accordi commerciali aggressivi. "Per contrastare questo fenomeno - ha puntualizzato il direttore Consorzio Stefano Berni - abbiamo approvato alcune modifiche statutarie che renderanno più difficile prodotti di imitazione per valorizzare al meglio il Grana Padano sul similare".
L'innovazione è un altro dei punti essenziali su cui il Consorzio sta investendo per migliorare la qualità e differenziarsi sul mercato. Si sta, infatti, arrivando alla possibilità di usare caglio vegetale e di identificare il Grana Padano come un prodotto Dop sempre più sostenibile sia dal punto di vista ambientale che per quanto riguarda il benessere animale.
"Sono risultati che ci gratificano, confermando Grana Padano il prodotto Dop più consumato al mondo", ha detto il presidente del Consorzio Tutela Grana Padano Nicola Cesare Baldrighi, nel precisare che il mercato più importante, in termini di consumi, si conferma la Germania con 455.878 forme esportate, seguito dalla Francia (207.276) e, oltre oceano, dal Nord America con 194.333 tra Stati Uniti (145.177) e Canada.
Numeri positivi dove però occorre fare i conti con marchi di fantasia che cercano di affermarsi approfittando di lacune normative e accordi commerciali aggressivi. "Per contrastare questo fenomeno - ha puntualizzato il direttore Consorzio Stefano Berni - abbiamo approvato alcune modifiche statutarie che renderanno più difficile prodotti di imitazione per valorizzare al meglio il Grana Padano sul similare".
L'innovazione è un altro dei punti essenziali su cui il Consorzio sta investendo per migliorare la qualità e differenziarsi sul mercato. Si sta, infatti, arrivando alla possibilità di usare caglio vegetale e di identificare il Grana Padano come un prodotto Dop sempre più sostenibile sia dal punto di vista ambientale che per quanto riguarda il benessere animale.
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