ROMA - A fine dicembre la produzione mondiale di olio registra un aumento di oltre il 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un totale di 2,9 milioni di tonnellate. A presentare le prime stime della campagna olivicola 2017/2018 è il Coi, il Consiglio Oleicolo Internazionale di Madrid, in occasione della premiazione 'Sirene d'Oro' 2018. Si tratta di dati non ancora definitivi che dovrebbero ulteriormente aumentare a fine campagna che si conclude a marzo.
In pole position, ha fatto sapere Michele Bungaro, Capo dipartimento dei Servizi di informazione del Coi, come sempre è l'Europa con Spagna, Italia, Grecia e Portogallo con 1,8 milione di tonnellate di prodotto; seguono Turchia, Tunisia, Marocco, Algeria, Argentina, Giordania e Palestina con poco più di 900 mila tonnellate, cui si aggiungono altre 177 mila tonnellate provenienti da paesi che non fanno ancora parte del Coi come Siria, Australia e Cile. Il principale importatore di olio di oliva, informa infine il Coi, restano gli Stati Uniti d'America con una quota del 37% del mercato mondiale, seguiti dall'Europa con il 16%. (ANSA).