I prodotti a indicazione
geografica (Dop e Igp) fanno da 'traino' alle esportazioni di
prodotti agroalimentari dello stesso tipo, anche senza marchio
di qualità, con un impatto benefico sui paesi che li esportano
sia a livello Ue che fuori dall'Ue. Sono le conclusioni di un
rapporto di ricerca dal titolo 'Gli effetti sul commercio della
politica Ue sulle indicazioni geografiche'. La relazione è stata
preparata da un gruppo di studiosi dell'Università di Milano per
il progetto Strength2Food, che promuove la ricerca sui marchi di
qualità europei.
I dati dimostrano che "in tutti i settori in cui esporta
indicazioni geografiche, l'Ue esporta di più, mentre le
importazioni sono mediamente inferiori", spiega Alessandro
Olper, docente di economia agraria all'Università di Milano, tra
gli autori del rapporto.
"Lo studio conferma - conclude Olper - che più qualità porta
al successo delle esportazioni, e questo avviene non solo
nell'agroalimentare ma in tutti i settori".
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