Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Scontro tra comitati sulla Dop per l'oliva Taggiasca

I contrari: 'No a progetto che cancella un brand da 70 milioni'

Redazione ANSA GENOVA

GENOVA - Lo scontro fra il Comitato Dop Taggiasca e il Comitato Salvataggiasca si inasprisce ora che il primo ha avviato l'iter per il riconoscimento della denominazione di origine "Taggiasca", forte delle firme di 1.251 aziende che rappresentano circa 2.400 ettari di terreno coltivato a olive a Imperia e Savona.

"Parlare di numeri è relativo - scrivono gli oppositori, il Comitato Salvataggiasca -. Cosa rappresentano 2.400 ettari di uliveto taggiasco di fronte ai 7.000 coltivati o ai 13.000 totali? E 1.251 aziende a fronte delle 7.000 e più imprese presenti sul territorio? Chiediamo come si possa portare avanti un progetto di Dop che prevede la cancellazione/sostituzione della cultivar, un brand per il territorio del valore di 70 milioni di euro annui".

Il timore è che la nascita della Dop "Taggiasca" comporti automaticamente il cambio del nome della varietà oliva taggiasca, usato sul territorio, trasformandolo - era l'idea lanciata l'anno scorso dal Comitato Dop Taggiasca - in oliva giuggiolina. Ipotesi contro cui si erano da subito schierati gli aderenti al Comitato Salvataggiasca.

"Ribadiamo che il Comitato Salvataggiasca vuole sviluppare una Dop, volontaria e condivisa, senza sostituzione di cultivar, in grado di tutelare e garantire gli interessi precostituiti" conclude il Comitato. La richiesta della denominazione di origine nasce dalla volontà di tutelare la produzione e fare in modo da evitare che possa avvenire in altri territori o oltre zone d'Italia, ma se l'obiettivo di legare la produzione al territorio, le posizioni sono distanti.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Modifica consenso Cookie