"La delegazione pontificia - ha spiegato Antonio Aureli di Amatrice - ha comprato dieci forme del nostro pecorino. Si sono informati sulle nostre difficoltà, gli ho spiegato che qui lavoriamo soltanto il nostro latte e alla fine della visita, prima di andare via, i sacerdoti hanno impartito la benedizione al personale e al bestiame". Aureli, precisa la Coldiretti, "non ha mai interrotto la sua attività di produzione, nonostante le scosse abbiano causato un forte calo della produzione di latte a causa dello stress cui è stato sottoposto il bestiame dallo scorso agosto ad oggi".
A sei mesi dalle prime scosse la Coldiretti stima che non piu' del 15% degli animali "sfollati" possono essere ospitati nelle stalle provvisorie annunciate e si conta una vera strage con oltre diecimila animali morti, feriti e abortiti nelle aree del terremoto per l'effetto congiunto del terremoto e del maltempo. A tutto questo, rileva la Coldiretti, si aggiungono "i problemi tecnici rilevati sulle stalle mobili già realizzate, tra allagamenti, qualità dei materiali e inadeguatezza di alcune soluzioni".
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