‘’Una grande organizzazione che ha cambiato nel corso degli anni la sua denominazione, un’evoluzione non solo nominale ma dettata dalla storia dell’agricoltura italiana, per rispondere al diverso ruolo che l’imprenditore agricolo ha conquistato nel tessuto socio-economico dell’Italia’’. A parlare è il presidente nazionale Dino Scanavino, nel precisare che a questa metamorfosi ha contribuito in modo sostanziale l’azione della Cia, sotto le presidenze di Giuseppe Avolio, Massimo Pacetti e Giuseppe Politi. ‘’Una crescita costante dove sono migliorate le condizioni degli agricoltori - ricorda il presidente - con la Cia che ha una presenza sempre più capillare sul territorio, per rispondere “da vicino” alle esigenze degli imprenditori’’. Scanavino precisa che ‘’la scelta politica da Avolio ai nostri giorni si è sempre distinta dal resto del mondo agricolo, cercando di dare risposte ai nuovi problemi e indicando la direzione verso nuove opportunità. L’autonomia compiuta da Partiti e Governi, ha consentito alla Cia di fare gli interessi esclusivi degli agricoltori e questo è un valore che oggi viene universalmente riconosciuto’’. Frasi come "L’agricoltura è benessere per tutti", "L’agricoltura è vita", che hanno guidato le attività dell’organizzazione, oggi continuano a indicare la rotta da seguire nel futuro.
‘’E’ arrivato il momento di festeggiare il traguardo dei nostri 40 anni di attività il 20 dicembre, proprio lo stesso giorno della sua costituzione nel 1977 - conclude il presidente – una grande giornata da ricordare , con una mostra fotografica, musica, dibattiti e interventi di rappresentanti delle istituzioni, della politica, della cultura e dell’informazione’’.
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