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Vinitaly: omaggio a Bacco col top della produzione mondiale

A Verona 410 aziende di 120 paesi, attesi 150 mila visitatori

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VERONA - Per quattro giorni Verona è la capitale mondiale del vino (da oggi al 25 marzo) grazie alla 49/a edizione di Vinitaly, il salone internazionale dedicato all'intero comparto dell'enologia che è stato inaugurato dal ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina.
"Qui c'è il meglio dell'Italia, attorno al vino c'è l'Italia del futuro" ha detto Martina alla cerimonia di apertura, sottolineando poi che "il vino è la metafora del cambiamento possibile in Italia e testimonia la capacità di passare da anni molto bui a questo successo straordinario". Questa edizione di Vinitaly ospita 4.100 aziende del settore provenienti da 24 Paesi, operatori specializzati da 120 nazioni in rappresentanza di tutti i continenti ed una superficie espositiva superiore ai 90mila mq. Attesi 150mila visitatori.
"Viaggiamo verso l'edizione del cinquantesimo - ha spiegato il presidente di Veronafiere, Ettore Riello - e di sicuro abbiamo messo dei tasselli molto importanti per un consolidamento di questa iniziativa che sta diventando veramente la vetrina internazionale. Una vetrina - ha aggiunto - che fa Verona la capitale del vino, perché stiamo crescendo e ottenendo una serie di risultati molto importanti. Non ultimo - ha concluso - quello di essere stati selezionali dal Ministero delle Politiche agricole quale organizzatore dell'Expo 2015 con un padiglione di duemila metri quadrati".
La leadership scaligera è stata confermata anche dal presidente del Veneto, Luca Zaia secondo il quale "Verona, a pieno titolo, è la capitale mondiale del vino". Zaia ha quindi rivendicato e ribadito il primato veneto nel settore: "rappresentiamo il 18% della produzione nazionale con 8 mln e 200mila ettolitri, siamo i numeri uno. Esportiamo per un miliardo e 650 milioni, un terzo dell'export nazionale. E 52 vini sono il nostro biglietto da visita". A Zaia ha fatto eco il sindaco di Verona, Flavio Tosi, che ha rilevato anche le importanti ricadute per l'intero territorio: "è una grande opportunità di promozione, la più importante manifestazione al mondo del settore". Tosi ha osservato che "questo sicuramente rende più solida l'offerta, perché ci sono molte cantine, molti produttori, molti operatori che sposano iniziative all'interno della Fiera con quelle di Veronaà, nel suo circondario e nei suoi territori vocati alla produzione vino. E questo rende Vinitaly irripetibile e non può essere copiato altrove".
Come si conviene, molti gli ospiti di richiamo, tra vip e illustri addetti ai lavori: Miss Italia 2014, Clarissa Marchese; Joe Bastianich onusto della fama di Masterchef, ma anche esponenti politici come il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, che ha auspicato un sodalizio sempre più stretto del lombardo-veneto. "Mettere insieme le nostre forze per far vedere al mondo - ha detto - che il nostro vino è meglio dello champagne francese. Sotto tutti i punti di vista". Anche quest'anno si rinnovano le iniziative "fuori fiera", dalla 4/a edizione di OperaWine che ieri sera al Palazzo della Gran Guardia ha allestito degustazioni dei 103 migliori vini italiani, a "Vinitaly and the city", un evento che da venerdì scorso fino a domani propone quattro serate rivolte ai wine lover in Piazza dei Signori, nel Cortile del Mercato Vecchio e nel Cortile del Tribunale, con l'offerta della degustazione di oltre 300 etichette di vini di 35 produttori e molte specialità gastronomiche.

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