La Commissione europea dovrebbe
intervenire per far sì che gli Stati favoriscano
l'attraversamento da parte dei lavoratori transfrontalieri che
operano nel settore agricolo, in modo da garantire le forniture
alimentari con il regolare svolgimento delle campagne di
raccolta avviate con l'inizio della primavera. Lo chiede il
presidente della Coldiretti Ettore Prandini, rilanciando
l'allarme della mancanza di manodopera stagionale agricola
provocato dal coronavirus, a cui fa riferimento oggi anche
l'articolo del New York Times, secondo il quale metterebbe a
rischio la produzione alimentare.
Secondo le stime della Coldiretti con la chiusura delle
frontiere nell'Unione Europea mancano quasi 1 milione di
lavoratori stagionali nelle campagne dei principali Paesi
agricoli, con l'Ue che rischia di perdere quest'anno
l'autosufficienza alimentare e il suo ruolo di principale
esportatore mondiale di alimenti per un valore di 151,2 miliardi
di euro. La situazione più grave, segnala la Coldiretti, è in
Italia da cui arriva oltre un quarto di prodotti made in Italy
raccolto nelle campagne da 370 mila lavoratori stranieri
regolari che arrivano ogni anno dall'estero, fornendo il 27% del
totale delle giornate di lavoro necessarie al settore.
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