Le regioni in cui le reti si sono sviluppate maggiormente sono la Valle d'Aosta (+68,8%), la Liguria e il Piemonte (rispettivamente con +19,8% e + 19,20%), seguite da Trentino Alto Adige, Basilicata, Calabria e Friuli Venezia Giulia, tutte con un incremento superiore al 15%. Va invece alla Campania il primato per numero di aziende agricole (1.003) aderenti alle reti d'impresa; a seguire il Lazio con 905, il Friuli con 800 e la Toscana con 682. Per il 97% dei casi le imprese agricole hanno allevamenti e coltivazioni. Appena il 2,2% è attivo nel comparto della selvicoltura e lo 0,77% in quello dell'acquacoltura. "Le reti di impresa, dopo un timido esordio - commenta Confagricoltura - si sono rivelate uno strumento giuridico valido a rispondere alle esigenze di aggregazione che mette insieme competenze e settori di attività molto diversi tra loro, ma complementari, in grado di contrastare la frammentazione del tessuto imprenditoriale italiano, incentivando al tempo stesso l'innovazione per operare in un mercato globale sempre più strutturato e complesso".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA