ROMA - Calano valore aggiunto e occupazione, ma aumentano investimenti e fatturato industriale. E' la fotografia dell'agricoltura contenuta nel bollettino trimestrale del Crea, Centro Politiche e Bioeconomia, che conferma una fase di ristagno dell'attività economica generale. Rispetto al trimestre precedente il settore registra una diminuzione del valore aggiunto dell'1,2% e dell'occupazione 1,6%, salgono, invece, dell'1,9% gli investimenti fissi lordi, principalmente a causa della spesa per impianti e macchinari.
L'indice del fatturato dell'industria alimentare e delle bevande cresce rispettivamente del 2,7% e del 5,1%, trainato dal mercato estero. Le esportazioni agroalimentari di circa a 10,5 miliardi di euro, registrano, rispetto allo stesso periodo del 2018, un aumento del 3,8%, mentre le importazioni crescono del 2,6%. Il bollettino dedica, inoltre, un focus alla spesa pubblica in agricoltura: per il 2019 le Regioni hanno stanziato per il settore circa 2.700 milioni di euro, con una generale riduzione della spesa agricola sul bilancio complessivo regionale.
Il Crea sottolinea però, che il sostegno pubblico in agricoltura deriva principalmente da risorse comunitarie che costituiscono il 62% del totale, mentre la spesa agricola regionale rappresenta una parte limitata dei finanziamenti al settore. Emerge, in ogni caso, la prevalenza di un clima di fiducia nel settore agricolo con il 56% dei giudizi "positivo e molto positivo" su condizioni e politiche attuate, sulla base dii dati raccolti su 4 mila twitter tra luglio e settembre 2019.