- Cala l'export della frutta italiana che nei primi 5 mesi di
quest'anno registra -6,7% rispetto allo stesso periodo del 2018,
per una perdita di valore complessivo di 81,5 milioni. Più
contenuta la flessione per gli ortaggi con -0,4%. Volano invece
i trasformati di frutta e verdura che crescono del 5,2%. Sono i
primi dati sul commercio estero del periodo presentati da Ice
Agenzia alla Farnesina in occasione del Macfrut 2020.
"Il calo delle esportazioni iniziato nel 2018 - dice all'ANSA
il direttore di Coordinamento Promozione del made in Italy di
Ice, Ines Aronadio - è dovuto al fatto che nel 2017 abbiamo
avuto un picco straordinario delle vendite su tutti i mercati
esteri e ora piano piano stiamo tornando alla normalità". Quanto
all'incremento dei trasformati di frutta e verdura, secondo
Aronadio, "è la prova di un consumo più facile ma anche più
consapevole da parte del consumatore non solo europeo ma di
tutto il mondo sempre più attento all'aspetto salutistico".
Sul fronte della frutta Ice registra in particolare una
flessione nei primi due mercati di riferimento per l'Italia: la
Germania (-21,8%) e la Francia (-11,2%), mentre guadagna quote
di mercato invece in Spagna (+6,1%). Per quanto riguarda gli
ortaggi il primo mercato sempre in calo rimane sempre la
Germania (-1,8%), seguito da Austria (-4,2%) e Francia (-5,2%).
Cresce nello stesso periodo il valore delle importazioni, rileva
Ice, per gli ortaggi del 19,1% e per la frutta dell'1%.
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