'Attacco' di un branco di lupi in
un'azienda agricola del Senese: 70 gli ovini colpiti, tra quelli
uccisi dagli animali e quelli feriti gravemente per i quali i
veterinari hanno disposto l'abbattimento. E' accaduto la notte
scorsa a Radi, frazione del comune di Monteroni d'Arbia, al ,
Podere Sant'Anna, impresa con circa 500 pecore e un caseificio
con filiera biologica, secondo quanto reso noto dal Coldiretti
Siena. L'associazione ha annunciato che "qualsiasi spesa legale
dovrà essere affrontata" dai proprietari, sarà sostenuta da
Coldiretti: "Siamo furiosi con una politica" che "preferisce
tutelare i predatori e non le prede". "Le pecore - si spiega
- sono state attaccate nella notte da un branco di lupi, due
quelli visti fuggire" stamani al suo arrivo da Antonio Sanna,
proprietario dell'azienda con i fratelli. "Ma dovevano essere
molti di più" aggiunge Coldiretti spiegando che i lupi sono
riusciti ad aggirare le barriere a difesa e a far scappare i
cani. "I lupi sono entrati dentro a un capannone, minando quindi
anche la sicurezza degli uomini che lavorano", si aggiunge.
L'azienda, riferisce Coldiretti, aveva subito attacchi di
lupi anche nel 2014 e nel 2016 "ma in maniera limitata. Sembrava
che la situazione si fosse tranquillizzata, considerando anche
le difese messe in campo: recinto anti-lupo, cani da guardia e
giri di ispezione ogni sera". "Lo Stato - afferma Sanna - tutela
la selvaggina nell'interesse della collettività, come si spiega
nella legge 157: nella collettività ci dovrei essere anche io,
ma quando subisco predazioni di questo genere, i campi devastati
dai cinghiali e le vigne distrutte dai caprioli, aspetto
qualcuno di dovere che mi dica se la tutela riguarda anche il
mio interesse di imprenditore agricolo o no".
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