La qualità del raccolto di quest'anno "si preannuncia ottima", spiega Albano Bergami, dirigente di Confagricoltura e vicepresidente dell'Organismo interprofessionale della pera, con pere dal "contenuto zuccherino mediamente vicino ai 16-17 gradi Brix e buccia dalle caratteristiche ideali per l'esportazione".
Tuttavia, aggiunge, "sarà difficile raggiungere i quantitativi di produzione destinati al consumo fresco, stimati in crescita del 3% per il 2018, rispetto al raccolto dello scorso anno che si è attestato complessivamente sui 5.299.151 quintali".
Ai timori sulla flessione della superficie regionale coltivata a pero - che negli ultimi tre anni è passata da 20.095 a 18.291 ettari, spiega Confagricoltura E-R -, si aggiungono "le crescenti difficoltà nei campi, che non possono essere risolte se non attraverso il ricorso alla scienza, per arrivare alla definizione di nuove e più efficaci molecole in grado di sconfiggere patologie aggressive sempre più diffuse sul territorio e scoprire varietà resistenti alle malattie". La campagna di raccolta non è ancora conclusa, eppure ci sono pericoltori che hanno già segnalato una perdita fino al 70% del raccolto, in particolare per le varietà Kaiser e Abate.
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