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Cia chiede di governare la risorsa idrica dopo il maltempo

Cia chiede di governare la risorsa idrica dopo il maltempo

L'organizzazione agricola auspica un Piano irriguo nazionale

23 marzo 2018, 18:30

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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- I problemi causati dal maltempo devono diventare risorsa per fronteggiare la stagione di siccità nei campi coltivati. A dirlo è la Cia Agricoltori Italiani sulla base dello stato di fatto che in due settimane è caduta dal cielo oltre un quarto dell'acqua precipitata nel corso di tutto il 2017 in Italia.

L'organizzazione di categoria, che continua a monitorare le realtà territoriali per verificare l'entità dei danni economici nelle aziende, chiede quindi di governare la risorsa idrica anche in prospettiva- si legge in una nota- dell'eventuale mancanza d'acqua nel periodo estivo con complicanze più preoccupanti dell'attuale maltempo per le nostre produzioni.

Inoltre la Cia- commentando la situazione dei danni- fa presente che l'agricoltura italiana registra perdite a più livelli, le più gravi provocate dal gelo che ha bruciato le orticole e provocato stress termici agli alberi da frutto con perdite economiche quantificabili in centinaia di milioni di euro. In particolare l'organizzazione spiega che il settore primario da tre anni è funestato da eventi calamitosi: dai terremoti alle nevicate straordinarie alle alluvioni, a cui si sono sommati periodi di prolungata siccità con l'esito penalizzante per i conti dell'agricoltura pari a circa 2,5 miliardi di euro dal 2015 a oggi. E' fondamentale - incalza dunque la Cia- che la grande quantità di pioggia caduta in questa fase sia ora ben governata e diventi una risorsa nei prossimi mesi. E in attesa di un piano irriguo nazionale auspicato dagli agricoltori- si precisa ancora- diventa importantissimo riattivare rapidamente gli impianti collinari, molti dei quali sono stati colpevolmente abbandonati e dismessi. Ad oggi- dice l'organizzazione- si tratta di migliaia di mini invasi (circa tremila solo nel Centro Italia) che porterebbero ristoro nei campi nei periodi siccitosi. Le risorse economiche per l'acqua in Italia ci sono -conclude la Cia- ma le azioni finanziate spesso non portano acqua nei campi, dove servirebbe. Si tratta di oltre 2 miliardi di euro stanziati tra Piano irriguo nazionale, Piano Nazionale di Sviluppo Rurale (Psrn) e Fondo Investimenti.

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