Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cia, senza immigrati andremmo in difficoltà

Cia, senza immigrati andremmo in difficoltà

Scanavino, circa il 10% sono lavoratori stranieri

07 febbraio 2018, 15:53

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA
NAPOLI - "Senza il lavoro degli immigrati l'agricoltura italiana andrebbe in difficoltà, perché alcune produzioni non possono essere meccanizzate. Se non ci fossero i lavoratori stranieri probabilmente non saremmo in grado di produrre, trasformare e vendere il nostro prodotto". Lo ha detto ad ANSAmed Alessandro Mastrocinque, presidente della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) in occasione dell'assemblea regionale a Napoli. Mastrocinque ha spiegato che "settore è molto aperto agli immigrati anche perché per anni si è pagato il fatto che gli italiani non sono più disposti a certi lavori come la zootecnia o le raccolte in pieno campo. Su questo gli immigrati hanno dato una grossa mano. In più i lavoratori che operano nell'agricoltura si insediano qui, richiamano le famiglie e quindi quel patrimonio economico non va più fuori dai confini italiani".

Gli immigrati giocano un ruolo importante del mondo agricolo, ricorda Mastrocinque che sottolinea come "le nostre aziende hanno bisogno di queste forze lavoro per possiamo produrre bene e creare reddito. Vedo che nel mondo politico emerge una chiusura in questa campagna elettorale, invece noi siamo aperti". Un'apertura confermata anche dal presidente nazionale della Cia. Secondo Scanavino non ci sono dati certi ma il 10% dei lavoratori nell'agricoltura italiana dovrebbero essere stranieri. "Bisogna distinguere - precisa però - tra l'immigrazione non mossa dalle guerre e quella economica. Con quest'ultima c'è un rapporto virtuoso. Oggi l'immigrazione mossa da guerre porta grandi masse che possono finire alla mercé della delinquenza e qui trova terreno fertile il caporalato. Un fenomeno presente al sud ma forse ancora di più nel nord Italia e che combattiamo aspramente".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza