Al referendum hanno infatti prevalso i sostenitori del il sì all'intesa, con 105 voti, contro gli 88 del no (otto gli astenuti). In particolare nel sito di Spoleto sono stai registrati 50 sì e 38 no, (sei astenuti), ad Amelia 26 sì e 18 no, nel sito di Casalta 16 sì e un astenuto.
Il no, con 32 voti, si è invece imposto negli uffici amministrativi di Terni (11 i sì e un astenuto), in particolare tra i lavoratori che l'azienda, dopo la sospensione dello sciopero cui gli stessi dipendenti avevano aderito durante la vertenza, ha posto in ferie forzate fino al 14 maggio.
Nei prossimi giorni i referendum si svolgeranno anche negli altri siti aziendali di Lombardia e Lazio.
L'accordo siglato al ministero dello Sviluppi economico prevede un piano industriale, necessario a risollevare le sorti del gruppo, e un piano sociale per limitare riorganizzazione ed esuberi, anche con l'utilizzo degli ammortizzatori sociali.
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