Oggi sono quasi 800 milioni le persone in condizioni di malnutrizione al mondo, di cui il 75% vive nelle aree rurali praticamente escluse dai sistemi di protezione sociale, essendo un lavoro per lo più a conduzione familiare e stagionale. Una situazione volta ad aggravarsi, visto che come ha ricordato Fernanda Guerrieri, vice direttore generale responsabile del dipartimento dei servizi interni della Fao, ogni giorno ci sono 300 mila persone in più che mangiano. Che nelle famiglie rurali il ruolo centrale spetti alle donne, lo dimostrano i dati registrati in Africa dove svolgono in media il 40% delle ore nei campi, percentuale che può arrivare in alcune aree all'80%. Servono strategie di protezione sociale per le donne ma anche di genere per rafforzare l'integrazione nel settore dello sviluppo rurale. Un terreno su cui l'Italia si è mossa, realizzando il programma Pides (Integrated program for economic and social development) in Senegal, caratterizzato da un approccio innovativo che si basa sulla protezione sociale a livello socio-economico, culturale e politico e non ad un semplice trasferimento di denaro. Un obiettivo contenuto anche nell'Agenda 2030, dove il Governo ha rinnovato il suo impegno a sostenere politiche per la parità di genere.
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