(di Alessandra Moneti)
Altro che fattoria. Nelle campagne italiane chi fa agricoltura lo fa sempre più con iniziative imprenditoriali che spaziano dalla produzione di agroenergie all'agriturismo fino alla vendita diretta di cibo trasformato in marmellate e sughi pronti. Nel 2013, rileva l'Istat, il numero delle aziende agricole diminuisce del 9,2% rispetto a quanto rilevato dal Censimento dell'agricoltura del 2010. Ma crescono fortemente le imprese agricole multifunzionali, che svolgono attività connesse all'agricoltura (+48,4%). La produzione di energia rinnovabile traina il fenomeno (21 mila aziende, in aumento di circa sei volte in tre anni. E quasi raddoppiano (+97,8%) quelle che trasformano i loro prodotti (42 mila). Le aziende agricole, continua l'Istat, sono circa 1,5 milioni con una superficie totale di 16,7 milioni di ettari e una superficie agricola utilizzata di 12,4 milioni di ettari.
Continua ad aumentare, osserva l'istituto di statistica, la dimensione media delle aziende agricole, e un numero sempre maggiore di aziende ricorre a produzioni con metodo biologico, sia per le coltivazioni sia per gli allevamenti (+4,7% nel complesso rispetto al 2010). Tuttavia la superficie agricola utilizzata diminuisce del 3,3%, soprattutto nel Nord-ovest (-5,7%) e al Centro (-6,3%).
I dati dell'Istat, osserva il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, ''ci dicono che l'agricoltura è un settore in espansione, con 42 mila nuovi posti di lavoro creati nel 2014 ha dato un contributo importante alla lotta alla disoccupazione. Parliamo di un comparto - sottolinea - di grande vitalità, dove assistiamo a un'evoluzione anche nella modalità di gestione con una crescita della dimensione delle aziende e un'attenzione forte alla sostenibilità. Siamo al lavoro per tutelare il reddito degli agricoltori. Vogliamo incentivare ancora - continua il ministro Martina - il ricambio generazionale: sono le imprese condotte da giovani quelle a puntare di più sulla multifunzionalità e a dare perfomance di crescita importanti".
Da Istat ''la conferma dell'importanza del lavoro agricolo di qualità e del valore - commenta Luigi Sbarra, segretario confederale Cisl e Commissario nazionale Fai-Cisl - Nelle realtà più strutturate e innovative l'occupazione tiene, e anzi risulta in aumento''.
La riduzione del 3,3% della superficie agricola utilizzata preoccupa Confeuro mentre è Coldiretti a lanciare un Sos frane alla luce della perdita, negli ultimi dieci anni, ''di un territorio vasto come quasi come un milione di campi da calcio abbandonato o occupato dal cemento''
