Partono dall'Italia 10 esperienze di
apprendimento internazionale tra cibo e ambiente. La Fao
(Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e
l'agricoltura) promuove con il Future Food Institute la seconda
edizione dei bootcamp formativi internazionali per formare una
nuova classe di 'Climate Shaper', figura chiave per la catena
alimentare circolare e sostenibile. I bootcamp si svolgeranno a
New York, Tokyo, Islanda, San Paulo (Brasile), Bruxelles, Hawaii
e Dubai, e avranno 3 tappe italiane a Marettimo (Sicilia) Roma e
Bologna. Si tratta di 10 esperienze intensive di apprendimento
attraverso conoscenza ed esperienza sul campo, sui temi di
rigenerazione del Pianeta mediante il cibo. Quattro sono le
tematiche affrontate, di cui tre sono dedicate alla
rigenerazione dei luoghi che stanno subendo maggiormente gli
effetti della crisi climatica e che necessitano di soluzioni
innovative per ripensare alla relazione tra l'uomo e l'ambiente,
"Climate Smart Cities", "Climate Smart Farms" e "Climate Smart
Oceans". Una porrà invece l'attenzione sulla cucina come luogo
strategico da cui può partire il cambiamento: "Climate Smart
Kitchen". Durante i training, i partecipanti avranno la
possibilità di incontrare esperti innovatori, fonte di grande
ispirazione per nuovi modelli agroalimentari che siano
sostenibili e provvedano ad una nutrizione sana e salubre anche
grazie alle ultime tecnologie. "Dal Joint Program creato con Fao
- spiega la fondatrice del Future Food Institute, Sara Roversi -
è nata un'esperienza internazionale, intergenerazionale, che
coinvolge giovani, scienziati, innovatori, imprese, agricoltori,
chef e policy expert, che sta creando le nuove competenze,
necessarie oggi per affrontare le sfide del nostro tempo
disegnando sistemi produttivi circolari e capaci di rigenerare
l'ecosistema che ci accoglie". "L'alleanza con una rete così
ispiratrice come Ffi - dice Cristina Petracchi, Capo del Fao
elearning Center - aumenterà gli sforzi di sviluppo delle
capacità della Fao, promuoverà l'innovazione e genererà i
responsabili del cambiamento,e i futuri leader abilitati a
rivoluzionare in modo sostenibile l'ecosistema alimentare, nel
pieno rispetto dell'umanità e del Pianeta".
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