"Con la proposta di introduzione del
meccanismo bonus-malus, il governo mostra un segnale importante
di attenzione verso l'urgenza climatica in corso. Il malus è una
misura efficace nell'orientare i consumatori verso l'acquisto di
veicoli maggiormente efficienti". Lo scrivono in una nota comune
le ong Transport & Environment, Legambiente, Kyoto Club, WWF
Italia, Cittadini per l'Aria
Tuttavia, aggiungono le ong, "l'applicazione proposta del
governo nell'approccio bonus-malus andrebbe rivisitata a favore
di veicoli a zero e basse emissioni". L'incentivo per i veicoli
che emettono da 70 a 90 grammi di CO2 per chilometro, previsto
dall'emendamento, scrivono, "è destinato principalmente ad auto
diesel di piccola taglia, molte delle quali ancora 'sporche',
con probabili ricadute negative sulla qualità dell'aria".
Le associazioni fanno notare che nei prossimi tre anni il
mercato si orienterà verso modelli con emissioni sui 95gr/km (il
cosiddetto standard 2021): auto con motori a combustibili
fossili, che però hanno diritto all'incentivo. "Esiste il
rischio - si legge nella nota congiunta - che il budget
stanziato dal governo venga completamente assorbito da questa
fascia, non lasciando spazio all'incentivo di veicoli veramente
efficienti e in grado di guidare il mercato verso la
decarbonizzazione".
"Infine - concludono le ong - è importante assicurarsi che il
bonus destinato ai veicoli elettrici sia disegnato in maniera
tale da essere socialmente equo".
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