Mantenimento dell'approccio
regionale introdotto dall'ultima riforma della politica comune
della pesca e riduzione del ricorso alla delega alla Commissione
europea, in modo da evitare un impatto troppo severo per le
aziende di pesca coinvolte. E' questa la posizione italiana
sulla proposta della Commissione europea di piano pluriennale di
gestione degli stock dei pesci 'demersali' (naselli, triglie
gamberi) nel Mediterraneo occidentale.
Oggi il Consiglio agricoltura e pesca ha avviato il dibattito sul piano. La salvaguardia dell'approccio regionale è parte integrante della posizione anche di Spagna e Francia, gli altri due grandi paesi Ue coinvolti, con la delegazione transalpina che ha criticato apertamente la proposta della Commissione di introdurre restrizioni per i pescherecci a strascico nei fondali marini fino a 100 metri di profondità.
Oggi il Consiglio agricoltura e pesca ha avviato il dibattito sul piano. La salvaguardia dell'approccio regionale è parte integrante della posizione anche di Spagna e Francia, gli altri due grandi paesi Ue coinvolti, con la delegazione transalpina che ha criticato apertamente la proposta della Commissione di introdurre restrizioni per i pescherecci a strascico nei fondali marini fino a 100 metri di profondità.
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