Aiutare i paesi a sviluppare
strategie per affrontare la diffusione della resistenza
antimicrobica nelle loro catene di approvvigionamento
alimentare. E' l'obiettivo del piano di azione messo appunto
dalla Fao, in vista dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite
della prossima settimana, dove si discuterà del rischio per la
salute umana provocato dai 'superbatteri medicina-resistenti'
connessi agli impatti per l'agricoltura.
Il maggiore uso e abuso di farmaci antimicrobici sia nella
sanità umana e animale, spiega la Fao, ha contribuito infatti ad
un aumento del numero di microbi patogeni resistenti ai farmaci
tradizionalmente utilizzati per il trattamento di loro, come gli
antibiotici. Da qui il piano della Fao che prevede quattro
azioni di intervento in ambito alimentare e agricolo. Migliorare
la consapevolezza dei problemi della resistenza antimicrobica
tra agricoltori e produttori, professionisti veterinari e
autorità, politici e consumatori; costruire capacità nazionali
per la sorveglianza e il monitoraggio della resistenza
antimicrobica e l'uso antimicrobici negli alimenti e
nell'agricoltura; promuovere le buone pratiche negli alimenti e
nei sistemi agricoli con un uso corretto degli antimicrobici. La
Fao, infine, entro la metà del 2017 si propone di aiutare i
governi a mettere a punto strategie nazionali per affrontare
questo problema nel cibo e nei settori agricoli.
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