Consumi degli italiani tagliati di
circa 124 miliardi con l'emergenza Covid con un crollo
dell'11,7% nel 2020 rispetto all'anno precedente. Il dato
economico rappresenta il minimo dall'ultimo decennio per effetto
delle restrizioni adottate per combattere la pandemia. Il trend
emerge da un'analisi della Coldiretti su dati Istat relativi ai
consumi delle famiglie a valori concatenati. A far registrare il
risultato più negativo - sottolinea l'organizzazione agricola -
sono stati alberghi e ristoranti con un calo del 40,6% seguiti
dai trasporti che si riducono del 24,5% e dalle spese per
ricreazione e cultura che scendono del 22,5%. "In controtendenza
- sostiene Coldiretti - sono solo i consumi alimentari delle
famiglie tra le mura domestiche che fanno registrare un segno
positivo" e aumentano complessivamente del 1,9%, "che tuttavia
non compensa il crollo della spesa fuori casa". Coldiretti
rileva che "la chiusura di bar e ristoranti ha travolto a
valanga interi comparti dell'agroalimentare Made in Italy, con
vino e cibi invenduti per un valore stimato dalla Coldiretti in
11,5 miliardi dopo un anno di aperture a singhiozzo che hanno
messo in ginocchio l'intera filiera dei consumo fuori casa che
vale 1/3 della spesa alimentare degli italiani".
L'organizzazione specifica inoltre che "sui settori
maggiormente colpiti hanno pesato le difficoltà del turismo
soprattutto per l'assenza di ospiti stranieri per le mancate
spese nell'alloggio, nell'alimentazione, nei trasporti,
divertimenti, shopping e souvenir".
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