ROMA - Le intense precipitazioni hanno fatto innalzare il fiume Po di quasi 1,5 metri in un solo giorno per raggiungere un livello idrometrico di -1 metro al Ponte della Becca dopo un lungo periodo di magra in cui era sceso sui livelli di piena estate. E' quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti delle precipitazioni che hanno fatto scattare l'allerta della Protezione civile in molte regioni con rischio frane e smottamenti nelle regioni più fragili.
Per portare benefici, rileva Coldiretti, la pioggia "deve cadere in modo costante e durare nel tempo, mentre i forti temporali, soprattutto se si manifestano con precipitazioni intense, rischiano di provocare danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l'acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti. Un rischio reale su un territorio nazionale reso fragile dal dissesto idrogeologico con 7275 comuni a rischio per frane o alluvioni (il 91,3%), ma la percentuale - conclude -sale al 100% in regioni come Liguria e Toscana dove la perturbazione ha provocato frane e gonfiato i fiumi".