All'incontro Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge antisprechi varata nel 2016 che, afferma, "ha già prodotto effetti benefici, come un +25% di recupero e donazioni. Si è inserita finalmente nel nostro ordinamento la distinzione fra spreco e eccedenza che è un prodotto sano che si trasferisce da una filiera all'altra". Per la vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera, Susanna Cenni, "ora potremmo avere l'ambizione di provare a supportare dei sistemi che cominciano a organizzarsi contro lo spreco con incentivi o altro", mentre Ugo Alciati, chef e Ambasciatore del Gusto, evidenzia che se da un lato serve più "cultura enogastronomica da parte del cliente che deve fidarsi di più del ristoratore", dall'altro "uno dei nostri compiti è quello di togliere 'l'imbarazzo' verso la food bag, soprattutto in locali di un certo livello". Oggi 4 italiani su 10 portano a casa il cibo dal ristorante, ogni anno vengono sprecati 65 kg pro capite ma per la prima volta in 10 anni si registra un calo del 25% dello spreco.
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