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Stop spreco cibo, in 3 anni raggiunti 500mila consumatori

Coinvolte 10 mila aziende agroalimentari e 12mila punti vendita

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Sono stati 500 mila i consumatori raggiunti in tre anni dal progetto contro lo spreco alimentare 'Life-Food Waste.StandUp, meno sprechi più solidarietà'. Il dato è emerso con la presentazione del bilancio a Roma delle attività di comunicazione e sensibilizzazione realizzate da Federalimentare, Federdistribuzione, Fondazione Banco Alimentare e Unione nazionale Consumatori. L'iniziativa ha coinvolto 10 mila aziende agroalimentari e 12 mila punti vendita.

Dal report sui risultati del progetto contro lo spreco e le eccedenze alimentari, co-finanziato dalla Commissione europea e supportato con la legge anti-spreco alimentare (166\2016), è emerso che oggi in Italia è di 5,6 milioni di tonnellate la produzione annuale di eccedenze alimentari. È stato registrato inoltre che il 57% (3,2 milioni di tonnellate) è generato da "attori economici" (settore primario 37%, trasformazione 3%, distribuzione 13%, ristorazione 4%).

L'analisi mette in luce anche che i consumatori finali influiscono sul fenomeno delle eccedenze e dello spreco alimentare per il 43% (2,4 milioni di tonnellate), mentre il recupero, attraverso donazioni a enti caritativi (9% delle eccedenze), è di 480 mila tonnellate. Il valore economico dello spreco (pari al 15,4% dei consumi alimentari annui) è di 12,6 miliardi di euro.

Nel commentare l'iniziativa Maria Chiara Gadda, deputata e prima firmataria delle legge 'Antisprechi', commenta che "la normativa da un messaggio diverso al Paese, ma è anche una tematica che è nel Dna dell'Italia visto che iniziative sulla materia già esistono da molto tempo". "La legge 166 - precisa - ha dunque istituzionalizzato la tematica ed è una legge sul benessere della persona che non si occupa solo di cibo e che non interessa solo il terzo settore, ma anche altri comparti". 

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