Tutto ciò a Caiazzo, un comune di circa 6000 abitanti in provincia di Caserta, uno dei tanti paesi della provincia italiana dove il lavoro è poco e la disoccupazione è un problema che causa molto spesso l'abbandono da parte dei giovani che cercano impiego nei centri più grandi. Un territorio segnato da problemi sociali ed economici, ma anche da un tessuto sano e produttivo fatto di aziende agricole, in particolare caseifici e alcuni produttori vinicoli.
Ma nel 2011 Franco Pepe, due generazione di panificatori, decide di seguire l'esempio del padre che nel forno del pane cuoceva qualche pizza, e apre la propria attività, ristrutturando un palazzetto nel centro storico e investendo tutto ciò che ha. I sette dipendenti del primo giorno, sono oggi 35, la fama di Pepe ha fatto il giro del mondo e americani, giapponesi, francesi e inglesi inseriscono Caiazzo nei loro itinerari in Italia. Un vero e proprio rilancio economico. "Franco Pepe non solo ha rimesso in moto l'economia di Caiazzo - afferma il sindaco Tommaso Sgueglia - ma anche lo sviluppo turistico della città.
Grazie a lui, ogni giorno, salgono quassù oltre 500 persone, il che significa indotto per tutte le attività commerciali, dai bar, ai negozi e per le aziende che forniscono le materie prime e che sono situate nell'arco di pochi chilometri. Nei giorni di chiusura di "Pepe in Grani" il locale del pluripremiato Franco Pepe, le presenze di turisti calano a zero".
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