E' la pasta al forno, simbolo del
pranzo della domenica, la ricetta preferita dagli italiani under
35, davanti a mostri sacri come carbonara, spaghetti con le
vongole e pasta al pomodoro. Piace soprattutto alle donne e a
chi abita nel Sud. A dirlo è una ricerca Doxa per Aidepi che
pubblica una guida con i trucchi ed errori da evitare per
preparare lasagne, cannelloni e timballi, perché ogni campanile
ha la sua interpretazione. Nata come piatto di recupero, la
pasta al forno può ridurre i 145 kg di cibo che ogni italiano
spreca in un anno, costituendo un'ottima teglia 'svuota-frigo'
condita con avanzi e alimenti prossimi alla scadenza, come
formaggi, salumi e verdure già cotte. Le lasagne, in realtà,
sono la versione più antica e popolare di un vasto mondo che
comprende cannelloni, vincisgrassi, timpani e timballi, da cui
sono derivati anche i ravioli e le altre paste ripiene. Quanto
ai natali Bologna al Nord e Napoli al Sud da sempre si
contendono l'ortodossia della pasta a strati, ognuna con una
diversa interpretazione della ricetta. E se tanti chef si sono
misurati con declinazioni gourmet della pasta al forno, da
Alfonso Iaccarino a Massimo Bottura, l'astronauta italiano Luca
Parmitano ha provato in orbita la Space-Lasagna, ricetta
realizzata da Davide Scabin, disidratata e termostabilizzata,
più leggera di quella tradizionale. Nella guida di Aidepi non
potevano mancare poi i consigli per 'lavorarla' al meglio, con
gli errori da non fare mia. Per evitare che si secchi mai
coprirla con carta stagnola ma solo con pirofile in vetro o
ceramica; utilizzare condimenti non troppo acquosi e ungere bene
fondo e bordi del recipiente; sapere che la pasta secca rende di
più e assorbe meno sugo di quella fresca e che la lasagna deve
cuocere a una temperatura più bassa dei cannelloni. (ANSA)
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