- ROMA - È prodotto da una cooperativa astigiana, Abello, con sede in frazione Casabianca, il miele di bosco scelto per il proprio assortimento dal Gruppo Migros, la maggiore catena di grande distribuzione elvetica.
L'offerta piemontese ha sbaragliato la concorrenza e ha avuto la meglio su quelle degli altri produttori europei: a convincere Migros sono state in particolare le caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche certificate del miele Abello.
Colore molto scuro, consistenza densa, gusto forte, di caramello, elevato contenuto di sali minerali e il valore di conducibilità elettrica (dato che rivela la genuinità del miele e l'origine botanica del prodotto) più alto di tutti gli altri mieli in corsa per entrare nell'assortimento del colosso della Gdo.
Il miele di bosco, conosciuto anche come "miele di melata" è un particolare tipo di miele la cui caratteristica principale risiede nel processo di raccolta effettuato dalle api.
Di norma le api raccolgono il nettare dai fiori di diverse varietà di piante, creando così molti tipi di miele con aromi e sapori differenti. Nelle zone in cui la produzione di nettare è scarsa, come i boschi o le foreste, le api ricorrono a un ingrediente alternativo per produrre il miele: la melata appunto, sostanza zuccherina che si forma sulle parti verdi delle piante.
"È un miele ancora poco conosciuto in Italia ma da sempre molto diffuso nel nord Europa - spiega Riccardo Civarolo, a capo della cooperativa Abello - : in particolare in Germania è di gran lunga il miele più consumato e apprezzato, conosciuto da sempre come il miele tipico della Foresta Nera".
"Per una fortuita coincidenza - prosegue Civarolo - con l'arrivo in Italia di Metcalfa Pruinosa, al seguito di una partita di legname proveniente dagli Stati Uniti, gli apicoltori si sono trovati all'improvviso una nuova fonte di nettare. In Piemonte la Metcalfa ha trovato le condizioni ideali, aiutata sia dalle condizioni climatiche con estati calde e umide, sia dalla disponibilità di ampie aree incolte".
"La differenza principale tra il miele di nettare e il miele di bosco - conclude Civarolo - è data dunque dal fatto che il miele di bosco è stato elaborato da due insetti diversi, prima dalla Metcalfa poi dall'ape. Per questo ha un contenuto di enzimi superiore al miele di nettare".