Penso agli intolleranti, ai diabetici ma anche ai vegetariani, ai vegani e ai celiaci". Nel cuore della Tuscia le lezioni partono dalle nozioni sulla cucina e sul mestiere del cuoco per poi sviscerare le caratteristiche delle materie prime, lo studio della celiachia, dell'intolleranza, del diabete, del veganismo e del vegetarianesimo, concentrandosi poi sulle basi della cucina e della pasticceria tradizionale salutistica. "La grande forza della scuola - spiega Boscolo - è avere un metodo didattico consolidato nel tempo contare su docenti interni e esperti esterni, e su un costante aggiornamento del metodo formativo".
Il corso dura 12 settimane in accademia seguite da uno stage professionale di cinque mesi. Al termine degli 8 mesi si consegue una qualifica legalmente riconosciuta. Il Campus è anche dotato di una biblioteca con oltre mille volumi antichi di cucina, appartenenti alla collezione privata del rettore Boscolo, e della 'Etoilepedia', enciclopedia gastronomica multimediale con migliaia di ricette. Nell'orto ricavato nello spazio verde contiguo al Campus, infine, crescono oltre 200 specie vegetali e piante aromatiche, a disposizione degli studenti e per le dimostrazioni di 'show cooking', che si possono tenere nel teatro del Campus, come quella che ha caratterizzato l'Open Day accademico di febbraio e quello del 12 marzo prossimo.
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