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Wwf, a rischio tonno e squali, massacro per pesca continuerà

Wwf, a rischio tonno e squali, massacro per pesca continuerà

Buzzi, Iccat fallisce. manca volontà politica per la legalità

ROMA, 21 novembre 2018, 12:54

Redazione ANSA

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Tonni e squali sono sempre più a rischio, perché a Dubrovnik non sono state adottate alcune delle misure necessarie per fermarne il massiccio e illegale commercio. Commenta così il Wwf i lavori in Croazia dell'Iccat, la Commissione internazionale per la conservazione dei tunnidi dell'Atlantico (Iccat), nel far notare che è stata nuovamente bloccata la messa al bando del finning, la pratica di "spinnamento" degli squali che vengono privati delle pinne e ributtati in mare agonizzanti, mettendo le specie ancora più a rischio. "Il risultato dei lavori è un fallimento - afferma Alessandro Buzzi Wwf Mediterranean Marine Initiative - perché lascerà gli operatori senza scrupoli liberi di continuare a contrabbandare grandi quantità di tonno non dichiarato, a scapito della sicurezza dei consumatori. La decisione di ignorare le raccomandazioni scientifiche e di rinviare di un altro anno qualsiasi azione volta a contrastare il sovrasfruttamento del tonno pinna gialla già minacciato, potrebbe seriamente compromettere il recupero di questa specie. È molto deludente - conclude Buzzi - vedere che non esiste una seria volontà politica per garantire la piena legalità e sostenibilità di queste attività di pesca". Il Wwf non appoggia l'accordo finale che include la flessibilità senza rafforzare i controlli, senza garantire legalità e sostenibilità. La necessità di tali misure è stata recentemente sottolineata da una recente indagine sul commercio illegale di tonno rosso, che ha scoperto un'operazione internazionale da 12 milioni di euro l'anno con aziende spagnole, porti francesi e italiani e allevamenti di tonno rosso maltesi.

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