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Agci Fvg, danni per un milione di euro da fermo pesca alici

Agci Fvg, danni per un milione di euro da fermo pesca alici

Imposto da Commissione Ue, ma a Trieste 0,09% pesce Adriatico

13 agosto 2017, 19:53

Redazione ANSA

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Agci Fvg, danni per un milione di euro da fermo pesca alici - RIPRODUZIONE RISERVATA

Agci Fvg, danni per un milione di euro da fermo pesca alici - RIPRODUZIONE RISERVATA
Agci Fvg, danni per un milione di euro da fermo pesca alici - RIPRODUZIONE RISERVATA

TRIESTE - Ammonta a circa 100.000 euro il danno stimato alla categoria per la chiusura forzata del mercato ittico di Trieste dal 16 al 23 agosto, cui si aggiunge il decreto ministeriale, che deriva da una raccomandazione della Commissione europea, di fermo obbligatorio della pesca di alici (i 'sardoni') dal 26 agosto al 10 settembre. Lo afferma Guido Doz, rappresentante dei pescatori dell'Agci del Friuli Venezia Giulia, che stima in totale, indotto compreso, un danno per un milione di euro solo per il 2017.

"Tutto nasce - prosegue Doz - da una relazione di tecnici e biologi della Commissione europea che hanno dichiarato ad alto rischio di mortalità da pesca la popolazione dei piccoli pelagici in Mediterraneo e in particolare ad altissimo rischio in Adriatico. Tutto ciò è supportato da studi, modelli e previsioni che sono stati più volte contestati dalle associazioni dei pescatori e da molti istituti di ricerca marina italiani, che hanno invece appurato che gli stock ittici sono in sensibile aumento e non sono assolutamente in crisi. Purtroppo, la Commissione continua sulla sua strada ed i pescatori triestini sono i primi a pagarne le conseguenze in termini economici e sociali, con un danno stimato in un milione di euro solo per il 2017. Abbiamo cercato di far capire ai funzionari del ministero la necessità di escludere dal decreto le imbarcazioni che effettuano una pesca tradizionale e stagionale come quella di Trieste, visto che il prelievo della nostra flotta ha un impatto irrisorio sullo stock di piccoli pelagici di appena lo 0,09% rispetto alle altre flotte che pescano in Adriatico".

"Le imprese di pesca di Trieste - conclude Doz - danno reddito a centinaia di famiglie e rappresentano una fonte di sostentamento anche per moltissime imprese dell'indotto quali commercianti, pescherie e ristoranti, e di questo passo, non i pesci ma i pescatori saranno una specie in estinzione".

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