La comunità di pesca di Thorupstrand, nello Jutland settentrionale, è una delle poche piccole realtà del settore ittico sopravvissute in Danimarca e sta fronteggiando il sistema di privatizzazione delle quote. Insieme a Slow Food lavora all'apertura del primo presidio danese sulla pesca sostenibile.
Il giapponese Akari Ikeda è uno studente dell'Università di scienze e tecnologie marine di Tokyo, che insieme alla comunità dei pescatori sta sviluppando sistemi perché il salmone torni a al suo villaggio di Aomori, dove si incontrano Pacifico e Mare del Giappone. Gli abitanti della zona di Esmeraldas, in Ecuador, testimoniano l'impegno per la salvaguardia dell'ecosistema delle mangrovie, devastato dall'industria dell'allevamento dei gamberetti: ripiantano gli alberi e portano avanti progetti di ecoturismo e non si sono arresi nonostante il terremoto del 2016. I pescatori tradizionali di Kerkennah in Tunisia difendono la cultura della palma, in simbiosi con gli agricoltori, cercando nuovi equilibri dopo i cambiamenti climatici, le conseguenze della promozione dell'olivicoltura a spese delle palme da dattero, la minaccia della plastica. Per i Caraibi a Genova in primo piano le esperienze dei produttori del presidio del granchio nero di Providencia e delle comunità di pescatori artigianali in Costa Rica: in questi mari la rete di Slow Fish ha avviato un nuovo progetto per promuovere la conservazione della barriera corallina e della biodiversità costiera.
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