GENOVA - Snack di cetrioli di mare a 200 euro al chilogrammo, nuovi piatti a base di meduse e alghe, l'aumento delle specie di pesci 'alieni', gli abissi tutti da esplorare e analizzare per capire la rotta da scegliere in tema di ecosostenibilità. Gli esperti di Slow Fish analizzano così le nuove frontiere del cibo e le conseguenze sui mari di tutto il mondo. "Ci sono fenomeni di mercato che stanno avendo gravi conseguenze, come quello dei cetrioli di mare - spiega il professore di biologia marina Roberto Danovaro -. I mercati orientali hanno sbancato le risorse di questo "lombrico marino", fondamentale per rigenerare i fondali. Adesso gli orientali vengono a pescare nel Mediterraneo, facendo "stragi" nel Salento, perché questa specie vale 200 euro al kg. Dobbiamo stare attenti a queste dinamiche, la cultura del cibo del futuro si sta modificando, dobbiamo indagare gli abissi, cambiare abitudini e cultura, difendere l'ecosistema: come non mangiamo aquile, leoni, tigri, così dobbiamo agire per le specie dei mari".