- ROMA - Sono tanti i problemi che attanagliano il settore della pesca ma andare in piazza serve a poco, meglio affrontarli con le Istituzioni di riferimento. A pensarla così è Luigi Giannini, nominato da pochi giorni presidente di Federpesca, che il prossimo 9 marzo incontrerà a Roma il Sottosegretario al ministero delle Politiche agricole Giuseppe Castiglione e i parlamentari delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato. Due i temi principali all'ordine del giorno, lavorare per un ammortizzatore sociale più aderente alle esigenze del settore con un adeguato finanziamento e realizzare un sistema sanzionatorio 'ragionevole', che non produca impatti sulle imprese che pescano propriamente con attrezzi legali. Difficoltà che riguardano tutto il settore, a cui l'associazione Marinerie d'Italia, invece, reagisce scendendo in piazza domani a Roma a Montecitorio. ''Pur rispettando l'iniziativa altrui e condividendo le ragioni della protesta - commenta Giannini - penso che le manifestazioni di piazza lasciano il tempo che trovano: nel migliore dei casi, dopo qualche ora, una piccola delegazione viene ricevuta con qualche rassicurazione, una pacca sulla spalla e via''. ''La situazione in cui verte il settore non è facile - precisa ancora Giannini, nel ricordare che la Cigs in deroga per la pesca è stata oggetto di un'interpretazione errata da parte di alcune sedi Inps sul territorio, compiendo un'ingiusta discriminazione tra gli equipaggi ammessi al beneficio. Per non parlare poi dell'attuale sistema sanzionatorio che Giannini definisce ''demenziale'', che provoca tanta turbolenza tra le imprese anche quando agiscono in modo corretto; una problematica questa che investe anche le aziende della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti della pesca, compresi il dettaglio e la ristorazione, ma per caduta i problemi vanno a pesare direttamente o indirettamente sulle imprese di pesca.