"Le nazioni che fanno parte dell'ICCAT (International Commission for the Conservation of Atlantic Tunas), tra cui Stati Uniti e Giappone, oltre all'Unione Europea, decideranno, dal 14 al 21 novembre, sui piani di gestione di alcune tra le specie più importanti per la pesca, tra cui il pesce spada, il tonno rosso e alcune specie di squalo - prosegue la nota -. Il WWF è seriamente preoccupato dell'attuale situazione. Chiede all'ICCAT di fare tutto il possibile per evitare di portare il pesce spada al limite del collasso ed evitare così un secondo caso "tonno rosso", che giunse ad un passo dall'estinzione commerciale".
"Il futuro del pesce spada in Mediterraneo è seriamente a rischio - conclude il comunicato del WWF -. Le catture sono diminuite di circa il 50% negli ultimi 20 anni, e troppi giovanili finiscono catturati prima che possano riprodursi e assicurare così la sopravvivenza della specie. La "Stock Spawning Biomass" (SSB), la componente dello stock in grado di riprodursi, è dell'88% più bassa del livello efficace per mantenere lo stock vitale. Al contempo lo sforzo di pesca è doppio rispetto a quello che dovrebbe garantire la sopravvivenza della specie. Il 70% delle catture interessa esemplari allo stadio giovanile (da 0 a 3 anni)".
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