Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Oceana, norme per pescherecci Europa in acque extra-Ue

Oceana, norme per pescherecci Europa in acque extra-Ue

Da 2008, 22mila imbarcazioni Ue autorizzate, oltre 45% italiane

31 maggio 2016, 18:16

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA
BRUXELLES - Oceana, la più grande organizzazione internazionale dedicata esclusivamente alla protezione degli oceani, chiede ''ai ministri della pesca dell'Ue di sostenere, in occasione del Consiglio che si terrà a giugno a Lussemburgo, una nuova regolamentazione che garantisca che i pescherecci degli Stati membri che operano al di fuori delle acque comunitarie, rispettino i controlli e gli standard in vigore nell'Ue''. Oceana osserva che l'aggiornamento del sito ''WhoFishesFar.org'' ha messo in evidenza che ''dal 2008 sono 22.085 le imbarcazioni dell'Unione autorizzate ad operare in acque extra-Ue. Di queste 10.168 italiane. Mancano invece cifre ufficiali sulle barche che pescano in Africa su base di accordi privati''. Quest'ultime - spiega Maria José Cornax, direttore della pesca per Oceana in Europa - ''sono imbarcazioni che operano in una totale mancanza di trasparenza e di controllo e non dovrebbero avere lo stesso accesso al mercato europeo degli operatori che invece aderiscono agli standard ambientali e di lavoro dell'Ue''. Per Ong, ''questa lacuna rende la flotta comunitaria vulnerabile alle attività illegali''. Chiede quindi ''di affrontare il problema altrimenti il Consiglio dei ministri della pesca Ue non riuscirà a realizzare un obiettivo fondamentale della Politica comune del settore: la trasparenza e la sostenibilità in tutte le operazioni di pesca''.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza