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Studio Crea, mangiare uva fresca fa bene al cuore

Studio Crea, mangiare uva fresca fa bene al cuore

Condotto su varietà a bacca nera. Benefici prolungati nel tempo

ROMA, 23 gennaio 2018, 18:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Mangiare uva fresca da tavola protegge l'organismo dalle malattie cardiovascolari. A dirlo è una ricerca condotta dal Crea Viticoltura ed Enologia di Turi, in collaborazione con ricercatori dell'Università di Bari, che ha valutato il legame salutare tra l'assunzione prolungata di uva e i processi di coagulazione e fibrinolisi, responsabili dei disturbi cardiovascolari

. I ricercatori hanno scelto la varietà Autumn Royal, a bacca nera, proprio per le sue caratteristiche, dal moderato contenuto di zuccheri, all'elevato contenuto di composti polifenolici e di antiossidanti. Le analisi del sangue effettuate su un campione di 20 persone all'inizio, alla fine del periodo di assunzione di uva (5g/kg di peso al giorno) e dopo un mese dalla fine dell'assunzione, hanno dimostrato innanzitutto che non si è verificato alcun aumento della glicemia né del profilo lipidico, sfatando così un falso mito. Inoltre, l'assunzione prolungata ha anche un effetto anticoagulante perché, aumentando la capacità fibrinolitica del plasma, riduce i meccanismi di formazione dei trombi ed esalta quelli deputati alla loro rimozione.

Ricca di sali minerali (potassio, ferro, fosforo, calcio, manganese, magnesio, iodio, silicio, cloro, arsenico), vitamine A, B e C, e polifenoli, l'uva vanta proprietà ricostituenti e antiossidanti, perché combatte i radicali liberi responsabili del deterioramento dei tessuti e del Dna. Con il suo contenuto di acqua e fibre, inoltre, permette di purificare l'intestino e il fegato. Inoltre se assunta nella dieta alle dosi sopra riportate, la sua composizione la rende particolarmente indicata come valido ausilio nel trattamento dei principali fattori di rischio dell'aterosclerosi come l'ipertensione, il diabete, l'iperlipidemia e lo stress ossidativo, al punto da poter contribuire a ridurre la mortalità legata ai disturbi cardiovascolari.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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